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Valutazione immobiliare online: pro e contro

Quando si vuole vendere o comprare casa, una delle prime cose da fare è far valutare l’immobile in questione. La maggior parte delle persone decide di rivolgersi a un sistema di valutazione immobiliare online, poiché gratuito e veloce. Tuttavia non si può essere sicuri al 100% dell’affidabilità della stima ottenuta. In questo articolo si affronterà il tema delle valutazioni online dei beni immobiliari, come funzionano e quali sono i vantaggi e gli svantaggi.

Cosa significa valutare un immobile

In un mercato caratterizzato da una grande variabilità di immobili, è molto importante ottenere un’esatta valutazione del proprio.

Valutare un immobile significa calcolarne il valore di mercato. Il processo di valutazione è tutt’altro che banale e proprio per questo conviene affidarsi a agenti immobiliari o professionisti abilitati per ottenere una stima reale e approfondita del proprio bene immobile.

Esistono diversi metodi per valutare il proprio immobile: questi dipendono dalla tipologia dell’immobile (residenziale, commerciale o rurale) e dalla finalità della stima (compravendita, contenzioso giudiziario, conferimento in società). Anche se è sempre bene rivolgersi a dei professionisti, esistono algoritmi che permettono di avere una stima indicativa, in modo semplice e veloce.

Come funziona la valutazione immobiliare online

La valutazione immobiliare online è il risultato di valutatori automatici presenti in rete, utili a valutare il proprio immobile rapidamente: questi si basano su un database di informazioni e su specifici algoritmi in grado di calcolare il prezzo ipotetico.

La prima operazione da svolgere è la registrazione sul sito, fornendo i propri dati (nome, cognome, email, numero di telefono). Successivamente, servirà inserire i dati utili per la valutazione della proprietà immobiliare.

I principali dati richiesti sono:

  • Indirizzo
  • Tipologia di immobile (appartamento, villa, loft, intero fabbricato ecc…)
  • Superficie in metri quadri
  • Piano
  • Numero di locali
  • Tipo di riscaldamento
  • Presenza di ascensore, garage o giardino
  • Esposizione, ovvero il punto cardinale della facciata principale dell’immobile.

Solo a questo punto l’algoritmo elaborerà la stima dell’immobile: tale stima viene personalizzata e perfezionata in base alle caratteristiche specifiche dell’abitazione.

La precisione della valutazione dell’immobile è direttamente proporzionale all’accuratezza della descrizione dell’abitazione. Più è accurata la descrizione dell’immobile fornita, più sarà precisa la valutazione e di conseguenza la stima.

L’algoritmo attua una “valutazione comparativa”: confronta l’immobile in questione con altri in vendita nella stesa zona con caratteristiche simili (metratura, piano, locali, stato dei luoghi, …), elaborando una stima del prezzo minimo e massimo.

Tutti i calcoli sono effettuati sul prezzo al metro quadro.

Come funziona l’algoritmo

L’algoritmo prevede un’iniziale fase di preselezione durante la quale vengono scartati tutti gli immobili non compresi nella zona selezionata e quelli fuori dal prezzo di mercato, gli outliers. Gli immobili selezionati vengono poi ordinati in base alla distanza dell’immobile preso in valutazione.

Successivamente, viene calcolata la media dei prezzi degli immobili selezionati in modo da capire quali scartare e quali tenere in considerazione; l’algoritmo infatti elimina dal conteggio tutti gli immobili al di sopra o al di sotto della soglia media.

Questo passaggio viene ripetuto molteplici volte fino al termine degli immobili ottenuti nella fase di preselezione, oppure finché non si ottiene nessuno scarto di immobili. In questo modo, solamente gli immobili più simili a quello in esame verranno presi in considerazione per la stima del prezzo.

Infine, ogni immobile comparato con quello in esame viene analizzato attraverso un coefficiente di affinità che calcola le similarità tra i due immobili.

La stima finale è dunque la media dei prezzi degli immobili selezionati in base al coefficiente di similarità.

Valutazione immobiliare online: vantaggi

Chi vuole vendere o acquistare casa tramite la valutazione online può ottenere una prima stima orientativa dell’immobile.

Utilizzando i molteplici portali immobiliari online, è possibile ottenere una valutazione in maniera facile, veloce e gratuita.

Ma è sempre affidabile?

Valutazione immobiliare online: svantaggi

Riuscire ad ottenere una stima del proprio immobile senza dover fare un sopralluogo è sicuramente utile. Ma c’è da chiedersi se si possono ritenere affidabili i calcoli ottenuti da valutatori automatici online.

Questi sono sicuramente utili in una prima fase poiché servono per avere un’idea generale del prezzo dell’immobile che si vuole vendere o acquistare. Tuttavia, non sempre sono affidabili.

È quindi opportuno affidarsi ad un professionista. L’agente immobiliare ha un’approfondita conoscenza del mercato immobiliare e del territorio: è quindi in grado di valutare lo stato di conservazione dell’immobile, effettuando una vera e propria analisi di mercato. Inoltre, rivolgendosi a un professionista si accelerano i tempi di vendita.

Infine, l’gente immobiliare è in grado di valutare tutte le caratteristiche e le peculiarità che rendono unico il tuo immobile e che, se valorizzate, faranno la differenza.

Ecco quindi i problemi principali legati alla valutazione immobiliare online:

  • È una stima massima e approssimativa: non si basa su sopralluoghi accurati e non prende in considerazione tutte le variabili analizzabili da un esperto per ottimizzare o ribassare il prezzo
  • Le stime non tengono conto delle molteplici variabili legate all’immobile, come la zona e il vicinato, le caratteristiche del condominio e dell’abitato stesso
  • Sono valutazioni imprecise in quanto l’algoritmo si basa sulle dichiarazioni del venditore e su dati non verificati. Spesso, infatti, si tende a sopravvalutare il proprio immobile per via della componente affettiva, arrivando a non essere obiettivi come un agente immobiliare
  • I dati presi in analisi dall’algoritmo sono troppo generici: forniscono quindi risultati generici.

Conclusione

Prendendo in considerazione tutti i fattori sopraelencati, il risultato della valutazione immobiliare online può essere sottostimato o sovrastimato rispetto a una valutazione eseguita da un professionista del settore.

Si può quindi dire che le valutazioni immobiliari online sono un buon punto di partenza che però deve essere completato dalla consulenza di un professionista competente. Un bravo agente immobiliare, infatti, riuscirà a fornire una stima reale del vostro immobile, grazie alla sua esperienza nel settore. Inoltre, vi fornirà un’accurata assistenza per promuovere al meglio la vostra casa.

Un prezzo sbagliato può compromettere la vendita: evitate che il vostro immobile rimanga invenduto per mesi. Affidati a un agente immobiliare!

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Andamento mercato immobiliare

Il mercato immobiliare ai tempi del Covid

La pandemia ha avuto effetti non solo sulla vita di ogni cittadino, che ha dovuto cambiare le proprie abitudini di vita, le relazioni sociali, ma ha avuto conseguenze anche sul mercato immobiliare; questo, infatti, ha visto modificare nel profondo la domanda di tutti coloro che sono alla ricerca di un immobile da acquistare o vendere.

Cambiamenti del mercato immobiliare dovuti al Coronavirus

Dopo il Coronavirus, per il mercato immobiliare si prevede un sensibile calo dei prezzi e, di conseguenza, una perdita di valore degli investimenti in immobili.

Questo calo dei prezzi si può attribuire a diversi fattori come:

  • minori risorse destinate alle compravendite immobiliari
  • azzeramento quasi totale delle compravendite durante il lockdown
  • elevati tassi di disoccupazione quando verranno meno i blocchi dei licenziamenti imposti dal Governo.

Sono diminuiti anche i tempi di compravendita: in particolare, nelle grandi città, i tempi di vendita si sono portati a 112 giorni, nei capoluoghi di provincia a 149 giorni, e nei comuni dell’hinterland delle grandi città a 154 giorni.

Cambiano le esigenze e i desideri degli italiani

Il dover trascorrere più tempo a casa ha portato gli italiani a rivedere le proprie priorità. Le restrizioni per impedire il contagio del Coronavirus hanno infatti cambiato le percezioni degli spazi immobiliari.

Oggi, sempre più italiani sono più propensi ad abbandonare la città in favore della provincia: vivere in case più spaziose o in appartamenti con un terrazzo, un balcone o un giardino, a discapito di appartamenti piccoli o monolocali.

Nelle agenzie immobiliari le richieste di monolocali, bilocali, trilocali e appartamenti di piccole dimensioni senza balcone, giardino o terrazzo, sono calate drasticamente; gli spazi aperti sono diventati un elemento necessario per la scelta di una casa o appartamento da acquistare, proprio per consentire un maggiore relax durante la giornata. Spazi dove passare il tempo libero in famiglia in vista di nuovi lockdown.

Le caratteristiche che si cercano nelle case si possono così individuare:

  • Case con dimensioni più ampie (grandi dai 100 metri quadri in su) e luminose
  • Presenza di spazi esterni come verande, giardini, balconi e terrazze
  • Stanze utilizzabili come ufficio per lo smart working, stanze studio, stanze per i giochi per i bambini, stanze da dedicare agli hobby, …
  • Immobili dotati di tecnologia in grado di aumentare il comfort abitativo per l’intera famiglia e una maggiore praticità nelle faccende di tutti i giorni.
  • Maggior richiesta di miglior efficienza energetica.

I cambiamenti del mercato immobiliare: il caso di Roma

Lo scenario del mercato immobiliare di Roma vede un aumento delle richieste di case in campagna, nei pressi delle zone marine oppure dei Castelli. La richiesta, infatti, è aumentata del 37% rispetto al 2019.

Elemento essenziale che devono avere queste case è la presenza di uno spazio esterno.

Nelle zone centrali o semicentrali si conferma la preferenza per i trilocali, specialmente se con balcone o terrazzo. Nelle aree periferiche, invece, si preferisce quelle dotate di servizi adeguati, come i trasporti.

Modalità di vendita e acquisto degli immobili

È lecito ipotizzare che il distanziamento sociale, pratica alla quale la pandemia ci ha costretti, avrà ripercussioni anche sul modo in cui si vende e compra casa ai tempi del Coronavirus.

Per esempio, si può supporre che le visite effettuate solitamente di persona saranno sostituite con visite virtuali, che consentiranno al possibile acquirente di guardare, tramite video online, tutti gli angoli e i dettagli della casa: prendere le misure, osservare il panorama fuori, restando comodamente seduto sul proprio divano.

Si ipotizza infatti che le consulenze con gli agenti immobiliari saranno fatte in videochiamata.

Inoltre, cambieranno le clausole della compravendita. Solitamente i contratti di compravendita, prevedono delle sanzioni se non vengono rispettate le scadenze o nel caso in cui avvenga la cancellazione dell’affare.

Ora, invece, molti accordi immobiliari includono clausole per proteggere acquirenti o venditori nel caso in cui debbano ritardare o annullare a causa di problemi relativi al Coronavirus.

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Andamento mercato immobiliare

Catasto: che cos’è e a cosa serve

Sia che vi servano le planimetrie della vostra abitazione per ristrutturare casa, sia che stiate vagliando un immobile da acquistare o dobbiate vendere il vostro immobile, sono tutte circostanze che vi porteranno a rivolgervi al catasto. Ma che cosa è il catasto?

Catasto: cos’è

Il catasto è l’inventario di tutti i beni immobiliari presenti sul territorio dello Stato ed appartenenti a soggetti pubblici e privati. Il catasto fornisce le informazioni relative alle caratteristiche dei beni, sono comprese una foto e una mappa, alla localizzazione geografica, estensione della proprietà, la destinazione d’uso, grado di produttività e relativi redditi. Tra i beni registrati, sono comprese anche le superfici occupate da strade ed acque.

In Italia il catasto si divide in due sezioni complementari:

  • Catasto dei terreni: con elenco dei terreni agricoli e non edificati
  • Catasto dei fabbricati (o catasto edilizio urbano): con elenco dei fabbricati di uso civile

Catasto: a cosa serve

La funzione del catasto è quella di registrare tutte le proprietà immobiliari presenti sul territorio italiano, aggiornare eventuali cambiamenti e realizzare i presupposti per l’imposizione fiscale.

Si identificano quindi due precisi scopi: in primo luogo quello giuridico, che consiste nell’accertare le proprietà immobili e di tenerne in evidenza le mutazioni. In secondo luogo quello fiscale, volto a verificare in modo uniforme il reddito imponibile.

L’Agenzia delle Entrate (ex Agenzia del Territorio) si occupa della gestione della banca dei dati catastali, all’interno della quale ci sono i seguenti elementi:

  • identificazione catastale: numero di mappa, nome del comune, codice sezione, numero di particella e numero di subalterno;
  • indirizzo;
  • classe di redditività, espressa solo per alcune unità immobiliari;
  • consistenza, espressa in superficie o in numero di vani;
  • rendita catastale: corrisponde al reddito calcolato al netto delle spese e al lordo delle imposte;
  • categorie: si distinguono in A, B, C, D, E, F seguite da un numero. Vengono attribuite in base alla destinazione d’uso dell’immobile e ad alcune sue caratteristiche strutturali che ne determinano il valore.

Le categorie catastali

Le categorie catastali sono delle informazioni codificate legate alla destinazione d’uso dell’immobile.

Si distinguono in 5 gruppi identificati con le lettere da A a F (a quest’ultimo in particolare appartengono le cosiddette categorie fittizie, senza indicazione di rendita catastale):

  • Categoria A: immobili ad uso abitativo (da A1 a A11), esclusi gli A10 (uffici);
  • Categoria B: immobili per uso di alloggi collettivi;
  • Categoria C: immobili a destinazione commerciale esclusi i C6 garage o posti auto, C2 cantine e C7 tettoie;
  • Categoria D: immobili ad uso industriale;
  • Categoria E: immobili a destinazione particolare;
  • Categoria F: entità urbane;

Le categorie catastali servono per il calcolo delle tasse IMU (Imposta Municipale Propria) e Tasi (Tributo locale sui servizi indivisibili).Quest’ultime, insieme alla Tari, formano la IUC, l’Imposta Unica Comunale.

La visura catastale

La visura catastale è un documento che contiene le informazioni alfanumeriche e topografiche relative ad un immobile in Italia, registrate presso il catasto.

Le informazioni catastali sono pubbliche e dunque l’accesso è consentito a tutti pagando i relativi tributi speciali catastali. A differenza dei proprietari che possono chiedere la consultazione gratuita per gli immobili di cui sono titolari. La consultazione di questi dati può essere richiesta presso qualsiasi Ufficio provinciale – Territorio, sportello catastale decentrato, Sportello Amico (attivo negli uffici postali) oppure per via telematica tramite i servizi online del sito dell’Agenzia delle Entrate o di Poste Italiane.

Inoltre, le visure delle unità immobiliari urbane a destinazione ordinaria, iscritte in catasto e corredate di planimetria, contengono anche la superficie catastale dell’immobile.

La superficie catastale

La superficie catastale si ottiene dalla somma dei vari tipi di superficie di un’unità immobiliare; entrano quindi nel calcolo anche lo spessore dei muri e i vani accessori diretti e indiretti. Questo vuol dire che per un’abitazione tipo, la superficie catastale andrà così calcolata:

  • Vani primari e accessori diretti: la superficie considerata è il 100% di tutte le stanze principali (bagni, corridoi, ripostigli), includendo anche lo spessore dei muri interni e perimetrali fino a uno spessore di 50 cm;
  • Vani accessori indiretti intercomunicanti: ossia quei vani accessori che comunicano direttamente con l’immobile (per esempio soffitte, solai, cantine). In questo caso viene considerata il 50% della superficie dei vani accessori;
  • Vani accessori indiretti non intercomunicanti: sono tutti quei vani indiretti come soffitte, solai e cantine che però non sono collegati con l’immobile. La superficie calcolata è il 25% quindi per esempio un vano non comunicante misura 50 mq, allora bisogna considerare solo 12,5 mq;
  • Balconi, terrazzi e terrazzini intercomunicanti: in questo caso la superficie da considerare è solo il 30% della superficie fino a 25 mq e il 10% oltre 25 mq;
  • Balconi, Terrazzi e simili non intercomunicanti: anche in questo caso non devi considerare il 100% della superficie, ma solo il 15% fino a 25 mq e il 5% oltre 25 mq;
  • Aree scoperte o assimilabili: per quanto riguarda i cortili , giardini e piazzali appartenenti all’immobile, la superficie da considerare è il 10% del totale.